2014
Tema di Asia Medici, IIC del Liceo Ariosto di Reggio Emilia
Visita al museo Ebraico di Berlino
continuaTema di Lorena Marenghi, IIC del Liceo Ariosto di Reggio Emilia
Ti chiedo di provare a pensare anche solo per un attimo a che cosa avresti fatto se fossi stato deportato in un campo di concentramento.Ti saresti forse abbarbicato alla speranza di uscire dalla macchina mortale che ti teneva imprigionato? Avresti lottato per mantenerti in vita anche tra i diavoli di un inferno terreno? Oppure, stanco del mondo, avresti calpestato te stesso?
continuaTema di Carlotta Garilesi, IIC Liceo Ariosto di Reggio Emilia
Venerdì 7 marzo 2014, ore 08.30 - Appena varcato il cancello del campo di concentramento di Sachsenausen ho sentito subito una sensazione di vuoto e di freddo prendermi tutta. Al di fuori appena prima della soglia vi erano le case dei nazisti e i loro luoghi di ritrovo nelle ore libere, ore libere dal torturare povere persone innocenti, dall' umiliare uomini, donne, bambini, anziani senza fare alcuna distinzione, dal costringere a lavorare duramente senza mangiare né bere né riposarsi migliaia di individui a cui ormai era stata tolta qualunque forma di dignità, identità e forza.
continuaPer non dimenticare di Dennison, IIC Liceo Ariosto di Reggio Emilia
Cammino eppure ogni passo è doloroso, straziante; il rumore provocato dai miei passi è insopportabile; guardo a terra e una distesa di facce urlanti mi guarda con occhi vuoti e al tempo stesso pieni di angoscia.
continuaTema di Dellisanti, Liceo Ariosto di Reggio Emilia
Freddo, nebbia, vuoto. Sono le principali percezioni di cui sono stato preda non appena ho oltrepassato il cancello del campo di concentramento di Sachsenhausen, dove imponenti e spaventose comparivano le parole Arbeit macht frei. Sembrava quasi di scrutare l'orizzonte per quanto era esteso il campo, un orizzonte grigio e tetro, dall'aria pregna di vite calpestate, di identità perse, di uomini annientati. Sembrava non avere fine.
continuaTema di Beatrice Debbia, IIC del Liceo Ariosto di Reggio Emilia
Berlino è una città grande, giovane, piena di luci e di enormi palazzi di vetro.Berlino è una città “in fieri”.Ma come ogni Paese oltre al presente e al futuro porta con sé un passato.La storia di questa città non è facile e nemmeno felice, ma non per questo deve essere dimenticata perché è proprio grazie al passato se oggi sono possibili presente e futuro.
continuaTema di Carretti, Liceo Ariosto di Reggio Emilia
Una strada malconcia, circondata da alberi.Tutto tace. La nebbia avvolge ogni cosa. Rende grigio ogni colore.E' la prima volta che ti appare davanti agli occhi quella verità visto fino ad ora solo sui libri.Provi sgomento; quello sgomento che si prova di fronte alle cose nuove, quelle cose che non avevi mai immaginato potessero sconvolgerti.Con il volto coperto dalla sciarpa poggi i piedi sul terreno e un brivido ti assale.Pensa.
continuaTema di Bertolani, Liceo Ariosto di Reggio Emilia
Tante volte ho visto fotografie, filmati e ho ascoltato racconti. Ma entrarci è un'altra cosa. Calpestare quella ghiaia è un'altra cosa. E' un'altra cosa visitare le baracche e venire a sapere che su quelle travi hanno dormito accovacciati ebrei; su quest'altre sinti e rom, gli asociali, oppure i prigionieri di guerra, i politici, gli omosessuali. Non riuscivo a tenere gli occhi ben aperti e fissi, per il freddo forse, per la fitta nebbia di quella mattina e per la visione che mi si schiudeva.
continuaWorkshop Disegno
con Simone FerrariniSi può dire la propria oppinione, esprimere i propri pensieri non solo con le parole ma anche con segni e disegni. Delle volte l'espressività rimane personale, delle volte diventa pubblica.In questo incontro, dopo una breve introduzione alla opportunità e alla storia della protesta visiva, si passa, accompagnati dall'esperto, alla pratica con disegni su un A4 di carta fino al murales.Questo laboratorio si svolge nell'arco di una mattinata di lavoro nei locali della vostra scuola.
continuaWorkshop RadioRumore
con Francesco Benati e Adriano AratiRadio Rumore, la webradio dell’Università di Modena e Reggio Emilia, segue ogni anno il Viaggio della Memoria con un proprio inviato e poi lo racconta con programmi ad hoc.Questo laboratorio si svolge nell'arco di una mattinata di lavoro nei locali dell'università in Viale Allegri, Reggio Emilia.Collettivamente si decide i temi e la scaletta del programma, si scelgono le canzoni e i contributi audio da utilizzare come testimonianza diretta, contributi registrati in precedenza, a Berlino.
continua