REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Partigiano per sempre
REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Secondo Turno

Domande

La classe 5H dell’istituto tecnico “Scaruffi-levi-città del tricolore” ringrazia Istoreco per la grandiosa ed inimitabile esperienza che ha dato a tutti gli alunni ed ai professori. Durante questa esperienza la classe ha avuto la possibilità di riflettere sulle tematiche delle attività svolte. La classe è rimasta colpita dalla testimonianza del signore (bambino ai tempi dei fatti che ha raccontato) sopravvissuto al massacro di Lidice.

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Apriamo gli occhi

“È accaduto e può accadere di nuovo” Primo LeviCos'è la memoria? Pensando al nostro Viaggio, abbiamo compreso che la memoria non è solo guardare al passato ma anche una riflessione che ci apra gli occhi sul presente, per leggerne le contraddizioni, le falsità, le ipocrisie.

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Dov'era l'umanità?

Questo viaggio è durato solo cinque giorni ma ci ha dato molto da riflettere.Persone che hanno perso la propria identità e sono passate dal proprio nome ad avere un numero come riconoscimento, infondo sono individui normali, e non cittadini, che cercavano di capire tutto ciò che accadeva attorno a loro, consapevoli di essere in balia della sorte.

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Il tempo che passa

Il tempo che passa può cancellare gli orrori dell'uomo come può apparire da una visione superficiale del luogo dove un tempo sorgeva Lidice. Questa è però rimasta permeata da una forte sensazione di angoscia che nasce in coloro i quali guardano con il cuore.

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Perché il ricordo continui il viaggio

 Perché l'essere umano è stato capace di tutto questo, perché la crudeltà umana non si è posta limiti, perché nessuno si senta mai innocente e il peso della coscienza non venga mai meno.

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Tracce

Osservando ciò che è successo 70 anni fa, oggi siamo in grado di comprendere i fatti accaduti interamente, grazie alle informazioni e testimonianze che sono venute fuori solo con il tempo. Vivendo nello svolgersi dei fatti forse non saremmo stati in grado di capire il piano dei nazisti, o i principi secondo i quali agivano. Il pensiero nazista si basa su un razzismo esteso sia all'esterno che all'interno del proprio popolo, discriminando la diversità con l'unico scopo di eliminare i soggetti che compromettevano la purezza della razza.

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Lidice

Lidice era un piccolo villaggio posto a 20 km da Praga, formato prevalentemente da minatori e agricoltori. La sua vita scorreva normalmente senza tanti sconvolgimenti. 1938, Monaco. Le "Grandi Potenze" si riuniscono a un tavolo, la Germania nazista é intenzionata ad iniziare una guerra, é palese, le altre potenze cercano di non provocare Hitler cedendo la Cecoslovacchia - che da quell'anno fino al termine della guerra verrà chiamata "Protettorato di Boemia e Moravia".

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Prevenire il futuro

Camminando per Praga si percepisce ancora l'odore di un passato difficile, probabilmente non ancora completamente passato; sovviene una sensazione di straniamento, come se un liquido anestetico avesse preso il sopravvento sul corpo proprio come loro, rinchiusi in una cella e immersi nella totale apatia.Inutile cercare i fini che giustificarono i mezzi poiché la sola certezza che abbiamo è che la storia è stata scritta.L’unica cosa che NOI possiamo fare è prevenire il futuro, agendo sul presente.

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Lidice

Il silenzio di queste vittime, qui padrone incontrastato, grida innocenza.Il tempo, immobile per non divenire passato sprofondando nell'oblio, ci attende; si nutre della nostra memoria.Così, dalle macerie spazzate via di una città invisibile, cresce un desiderio di riscrivere il futuro, risorge l'ardore della nostra resistenza.Qui c'è ancora una città, le sue ombre di vita quotidiana d'ora in poi ci seguiranno, vive dentro di noi.

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Terezin

 - Le mura fortificate e le celle umide racchiudono la straziante agonia della libertà.I fatti disumani accaduti in questa prigione mascherata ora si risvegliano e camminano accanto a noi per le vie del campo.- Sempre costante, in questo luogo, un pensiero di sdegno per l'indecenza del volere mettere in posa l'arte.I colori dei bambini dovrebbero ritrarre, spontanei e speranzosi, solo un'infanzia spensierata.Le note melodiose delle orchestre dovrebbero levarsi, impalpabili ed irrefrenabili, solo per la gioia di essere.

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