REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Partigiano per sempre
Pietre d'inciampo a Reggio Emilia 2015
REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

20 febbraio

Storie eterne

Esistono gesti che ricordano alla memoria momenti che essa non ha mai vissuto ma che appartengono al suo passato e, in questo modo, la incaricano di tramandare storie eterne.Per noi questo è stato il senso del nostro viaggio della memoria, che oltre ad approfondire le nostre conoscenze e ad insegnarci cose nuove ci ha fatto provare intense emozioni che un libro non può trasmettere.

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Capita solo all'indietro, vissuta solo in avanti

Prima di questo viaggio, avevamo visto foto, sentito testimonianze e guardato film ma vivere queste emozioni in prima persona è una cosa che ti aiuta a realizzare quello che è davvero successo, gli orrori che sono avvenuti, i luoghi in cui sono state torturate ingiustamente milioni di persone.

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I bambini

Ci sono tanti aspetti di questo viaggio che ci sono rimasti impressi: l'uccisione dei bambini è stata una delle attività più terrificanti compiute dal regime nazista. Partecipare alla visita a Lidice e vedere il monumento dei bambini uccisi come rappresaglia ci ha colpiti nel profondo della nostra coscienza: mai più alcun bambino dovrebbe perdere la sua vita per la perversione di potere e rispetto di alcuni personaggi politici. È disumano solo immaginare la scena dell'uccisione di un uomo, figuriamoci di un bambino innocente.

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Un soffio

Ventitre anni sono pochi: un soffio. La Terra dicono abbia 5 miliardi di anni. Il primo uomo sarebbe apparso trentamila anni fa. Io sono nato nel 1968. Ho “sbagliato” la Shoah per 23 anni. Un'inezia nel computo del tempo. Avrei potuto essere uno dei bambini di Terezin oppure uno di quelli di Lidice. Con qualche anno in più avrei potuto esserci io in una delle celle della fortezza piccola. Ho pensato a tutto ciò durante questi giorni. Ho pensato alla stanchezza che provo alla fine della giornata e che nel vivere quotidiano mi sembra enorme.

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Colmare il vuoto

Un vuoto. Un vuoto da colmare. Da colmare con la memoria. Una memoria che deve perdurare nelle menti delle nuove generazioni e di quelle a seguire. Lidice, assieme a Terezin, il cimitero ebraico e il resto del complesso, è lo strumento che serve a riempire il vuoto. Anche se di fatto, la vera Lidice, quella del 1942, è vuota. Non esiste più, come le persone che ci vivevano, quelle che l'hanno cancellata e quel pazzo che ha seminato tutto quel terrore per cui noi oggi ricordiamo ancora. Ma proprio perché non esistono più non bisogna dimenticare, per non commettere le stesse azioni.

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A proposito del Viaggio

Alcune brevi riflessioni della classe 4° A dell'Istituto Superiore di Istruzione “Zanelli” a proposito del viaggio della Memoria a Terezin Praga Febbraio 2016.

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