REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Pietre d'inciampo a Reggio Emilia 2015

Pietre d’inciampo

Mercoledì 13 gennaio 2016 Istoreco ha inaugurato dieci nuove pietre d'inciampo, le opere d'arte collettive posate per ricordare persone che sono morte a causa della persecuzione nazi-fascista, nei loro paesi come nei campi di prigionia e sterminio, sistemate nei luoghi dove hanno vissuto liberamente per l'ultima volta. La posa vera e propria è stata effettuata dall'artista tedesco Gunter Demnig, l'ideatore delle pietre d'inciampo, che si occupa personalmente di posarle una a una.

I nomi dei deportati ora sono inscritti davanti alle loro case. Saranno segni della memoria che invitano il passante a fermarsi, a leggere e a non dimenticare queste persone, questi nostri vicini di casa, umiliati, privati dei diritti, arrestati, deportati.

Dopo la prima iniziativa del 2015, il 13 gennaio 2016 è arrivata la seconda tornata, con dieci pietre, due a Correggio, quattro a Reggio Emilia e quattro a Castelnovo Monti.

L'evento fa parte della preparazione del Viaggio della Memoria 2016, ed è stato anticipato da un percorso di ricerca assieme alle scuole superiori dei tre luoghi, per arrivare con una maggiore conoscenza delle vite delle persone ricordate. Si sono svolti piccoli laboratori di lavoro collettivo per ri-costruire la biografia di ognuno di queste vittime della persecuzione, visitando le loro vie e cercando notizie negli archivi.

Le nuove Pietre di inciampo le trovate a:

Reggio Emilia
Casa di Dante Padoa, Via Cagni 4
Casa di Ida Liuzzi, Via Roma 7 
Casa di Giorgio Melli, Via Emilia San Pietro 22 
Casa di Paolo Bonaventura, Via Baruffo 1 
 
Castelnovo Monti
Casa di Inello Bezzi, Via U. Monti 9
Casa di Ugolino Simonazzi, Via Roma 80
Casa di Ermete Zuccolini, Vicolo Costole 2
Casa di Francesco Toschi, Via 1° maggio 2
 
Correggio
Casa di Gilda e Claudio Sinigaglia, Via Mandrio (angolo Via San Martino)

Video del 13 gennaio 2016 di Enrico Rossi sul sito di Gazzetta di Reggio:


Prima, però, si sono svolti con alcune classi dei laboratori di ricerca per ri-costruire la biografia di ognuno di queste vittime della persecuzione reggiane.
Abbiamo voluto visitare le loro vie e cercare notizie negli archivi. Si trattava di incontri di 2 ore, nei locali della scuola e negli archivi del Comune. Hanno partecipato:

Castelnovo Monti Istituto Carlo Cattaneo/Aldo dall'Aglio e Istituto Nelson Mandela

Correggio Classe 4B classico del Liceo Rinaldo Corso
ultimo incontro: Sabato 09 gennaio 2016

Reggio Emilia
Classe 5C Liceo Ludovico AriostoReggio Emilia con Classe 5D Istituto Angelo Motti
Classe 5H Istituto Angelo Motti
Classe 4E Istituto Galvani - Don Zefirino Iodi

Gruppo di lavoro per Istoreco: Monica Barlettai, Gemma Bigi, Elisabetta Del Monte, Alessandra Fontanesi, Cleo Pignedoli, Steffen Kreuseler, Matthias Durchfeld


Vedete qui un breve filmato sulla posa delle Pietre d'inciampo a Reggio Emilia e Correggio nel 2015 tratto dal documentario "Pullman 16" di Silvia Degani e Paolo Borciani sul Viaggio della Memoria.


Cos’è una “Pietra d’Inciampo”? 

Si tratta di una piccola targa in ottone (10 x 10 cm) a scopo commemorativo posta su un sanpietrino, che l’artista berlinese Gunther Demning installa in tutta Europa davanti alle case in cui le persone arrestate vivevano.
L'iniziativa, diffusa ormai in 17 paesi europei, è partita a Colonia nel 1995 e ha portato finora all'installazione di oltre 50.000 "pietre", anche in Italia, come per esempio a Roma, Genova, Livorno, Prato, …
Le Pietre d’Inciampo sottolineano il carattere capillare della deportazione, il legame di tutte le nostre città con i campi nazisti di concentramento e di sterminio, svelano spesso una collaborazionde da parte dei fascisti locali, e, soprattutto, danno nome e luogo ad una persona. Ritorna la vita che prima dell'assassinio c'era.