Il viaggio

Diario di viaggio

Sulle tracce dell'operazione Anthropoid

17 giugno 1942: la chiesa dei santi Cirillo e Metodio nella città vecchia, luogo di culto cattolico da pochi anni concesso al rito ortodosso, è sede della più gigantesca opera di “polizia” della storia. Un commando nazista costituito da centinaia di uomini addestrati ad uccidere è inviato a “stanare” ed eliminare i sette soldati cechi che hanno portato a segno l'attentato contro Heydrich.

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Il ricordo nei loro occhi

Nei giorni scorsi, nella città praghese, abbiamo potuto vedere con i nostri occhi non solo la gente, i monumenti, i locali ma, in modo particolare, il ricordo negli occhi delle persone che ci hanno accompagnato nelle visite.Ed è l'amarezza ciò che rimane più impresso, ciò che lascia l'amaro in bocca: il tradimento di Francia e Inghilterra nel 1939 è un punto focale per comprendere appieno cosa hanno realmente provato e vissuto sulle loro pelli, lo sdegno che portano ancora oggi e che li accompagnerà per sempre perché venne violata la loro libertà e la loro indipendenza.

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Sfogavano il loro sadismo piu' nascosto

Ho partecipato già un'altra volta ad una visita di un campo, Dachau, al tempo ero in terza media. Non dico di aver avuto tutta questa maturazione psicologica, ma posso certamente affermare che rispetto a quattro anni fa potrei riflettere meglio su quello che significa visitare un campo di concentramento, che nel caso di questo nostro Viaggio della Memoria è Terezin.

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Al ritorno dal Viaggio della Memoria

Solo una parola: Grazie. Perché avete dato la possibilità a noi studenti di partecipare attivamente alla storia. Terezin e Lidice sono state due città-stimolo per tutti, studenti e professori.

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Praga secondo giorno

praga secondo giorno passeggiata solitaria a fotografare tetti e strade praga secondo giorno nella curva di heydrich dove i partroopers cechi antinazisti hanno ucciso il numero 3 dalle sembianze umane mente terribile della germania nazista praga secondo giorno in una cripta ortodossa a scoprire come si muore dignitosamente per sconfiggere il nazismo

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L'universo della menzogna

“Il Führer regala una città agli ebrei”: Terezin,  concepita come fortezza asburgica, penitenziario per prigionieri politici e dunque simbolo di un potere che non ammette contraddizioni o contestazioni, è stata trasformata dai nazisti nell’universo della menzogna, dove la violenza concentrazionaria si è ammantata dei panni della tutela, dell’intento apparente di preservare, in una sintesi perversa di propaganda e di logica di distruzione.

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Propaganda

La reazione di coloro che assistettero alla proiezione del film di propaganda ‘’Il Führer dona una città agli Ebrei’’ non essendo a conoscenza della realtà effettiva fu piuttosto condizionata: ‘’Di cosa si lamentano questi ebrei? Più di avere un paese tutto per loro? Riescono a svolgere normalmente tutte le loro attività, i loro mestieri, hanno spazi propri in cui stare con persone della loro etnia senza alcuna incomprensione, vivono protetti in strutture sistemate appositamente per loro! Guardate!

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Appoggio te, fiore...

Appoggio te, fiore, in questo luogo in cui troppe persone senza colpa sono salite su questi binari, binari che portavano alla morte. Strade troppo vuote, l'assenza rivela presenza che ancora si percepisce nell'aria, le anime di ormai fantasmi che passano di qui. Appoggio te, fiore, che mi hai fatto percepire emozioni non ancora provate, il paradosso dell'assenza della presenza e della presenza dell'assenza.

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Alla base di ogni meschinita' sta l'inganno

A Terezin alla base di ogni meschinità sta l'inganno. Dietro a comuni edifici si celano terribili verità, soffocate nell'inconsapevolezza diffusa dalla macchina della propaganda nazista. Questa aveva due distinti volti: in Germania volta a rieducare e condizionare la mente delle persone, facendo credere che gli ebrei fossero la razza inferiore, da eliminare; mentre all'estero era destinata per nascondere la verità sullo Sterminio, per motivi politici. Ma chi ne ha pagato le conseguenze?

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Il numero 13

Ciao a tutti.Volevo ringraziare Istoreco per il viaggio che ci hanno organizzato e Dio per la vita che ci ha dato. Vorrei dire che è stata una bellissima esperienza e vorrei invitarvi a parlare con i vostri amici che non sono qui oggi di quello che avete visto e sentito a Terezin affinché anche loro possano vivere quello che avete vissuto voi.

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