Diario di viaggio
Cos'ho capito da questo viaggio?
Ho capito che la libertà di una persona è molto importante, noi la diamo per scontato ormai. Ma non ci rendiamo conto di quante persone abbiano lottato per ottenere tutto ciò che abbiamo adesso. Il sogno di libertà e l'altruismo hanno spinto uomini ad atti incredibili, ma il fatto più incredibile è che si siano messi in gioco per gli altri e non per loro stessi perché sapevano la fine che avrebbero fatto.
continuaPensieri alla commemorazione a Lidice
Di questi giorni ricorderemo: -le strade vuote di Terezin, le caserme e le tombe senza nome, ma anche i disegni dei bambini, le poesie, la musica nata da quel luogo di morte -le migliaia di vittime innocenti della feroce vendetta nazista per l'attentato contro l'uomo "dal cuore di ghiaccio" -il deserto fatto a Lidice, ma anche il risuonare del suo nome in altre vite
continuaAppena tornati
Un'esperienza che ha segnato e che di certo da dimenticare non sarà facile. Sono felice, cosi come centinaia di ragazzi, di aver avuto questa occasione per poter vedere, sentire, respirare, luoghi su cui si è combattuto per la libertà, cosa che a noi pare quasi scontata. Non lo è. Siamo venuti a conoscenza di realtà inimmaginabili, condizioni indescrivibili e pregiudizi insormontabili che nella nostra semplice e beata quotidianità non avremmo mai incontrato.
continuaPer non dimenticare.
Una lacrima mi segna l'anima: solo ora capisco quanto la fragilità e le difficoltà abbiano fortificato i cuori degli uomini oppressi!!L'umanità non dovrà più scordare il rispetto e l'amore fraterno se davvero vorrà superare gli orrori del passato.Per non dimenticare.
continuaIeri sono tornata a Terezin
Ieri per la seconda volta sono tornata a Terezin, ancora una volta mi sono emozionata, ma in modo diverso; diversi sono stati i tipi di sentimenti, diversa la loro intensità. La prima volta che ci sono andata era estate, un giorno afoso, nel paese il sole confondeva l'asfalto e le case, il cielo e i campi: ho provato tanta rabbia per un'ingiustizia così inutile, così paurosamente studiata nei minimi dettagli, ma non sono riuscita a prendere pienamente coscienza di quello che stavo vedendo.
continuaNon è un esordio rituale, ma molto sentito
Ringrazio inizialmente Istoreco - e tutti i suoi sostenitori - perchè anche quest'anno hanno organizzato il "Viaggio della Memoria" per la provinica di Reggio Emilia.Sottolineo che non è un esordio rituale, ma molto sentito, non solo da me, vista l'alta partecipazione all'iniziativa.Inoltre ringrazio il mio professore di storia, Lorenzo Capitani per averci accompagnato in questa gita d'istruzione, ma sopratutto per le lezioni e gli incontri organizzati in preparazione a questa visita.
continuaTi rimane impresso nell'anima
Camminando tra i vicoli del ghetto e all'interno della fortezza piccola si respira un aria "strana" molto cupa che ti penetra all'interno del cuore e fa fatica ad andarsene, ti rimane impresso nell'anima e resterà sempre impresso in me e sono sicuro che non lo dimenticherà nessun uomo che ha visitato luoghi del genere.
continuaIl profumo della morte
Oggi,1 Marzo 2013, la mia classe ed io abbiamo visitato il campo di Terezin, costituito dalla fortezza grande e dalla fortezza piccola. Arrivati, la prima impressione che abbiamo avuto è stata di desolazione, di vuoto e di morte. Si poteva sentire, già da lontano, l'odore e la sensazione che il forno crematorio della fortezza grande funzionasse e bruciasse carne umana.
continuaEsperienza ed emozioni
Che dire di questa gita a Praga? E' stata sicuramente un'esperienza di notevole spessore storico-culturale, ricca di spunti riflessivi e momenti forieri di grandi emozioni.
continuaMonumento per i bambini di Lidice
Alcuni abbozzano un sorriso amaro, altri lasciano scappare una lacrima. Altri ancora non hanno nemmeno il coraggio di guardarci.Noi non abbiamo scelta. Vi guardiamo sfilarci davanti uno dopo l'altro, minuto dopo minuto, giorno dopo giorno, anno dopo anno.Tornerete alla vostre vite, agli amici, alla scuola. Noi invece non abbiamo scelta.Noi rimarremo qui per sempre, immobili, senza nemmeno poterci togliere la neve di dosso.
continua