Un'esperienza che ha segnato e che di certo da dimenticare non sarà facile.
Sono felice, cosi come centinaia di ragazzi, di aver avuto questa occasione per poter vedere, sentire, respirare, luoghi su cui si è combattuto per la libertà, cosa che a noi pare quasi scontata.
Non lo è.
Siamo venuti a conoscenza di realtà inimmaginabili, condizioni indescrivibili e pregiudizi insormontabili che nella nostra semplice e beata quotidianità non avremmo mai incontrato.
Gli fu tolto tutto… mentre noi abbiamo tutto.
Mi sento in colpa…
davvero non capisco come l'uomo possa arrivare a tanto, a perseguitare, odiare, uccidere… un suo fratello.
Non capisco… come sia stato possibile creare un geniale macchina di distruzione, pianificata in ogni minimo particolare, con una meticolosità degna di un folle... folle con l'odio come ideale... folle capace di avere uno smisurato seguito.
Non fu la prima volta… e non fu nemmeno l'ultima.
Finché vi sarà la guerra, l'uomo non sarà definibile come tale.
L'uomo si distingue dalla bestia.
L'uomo ragiona, parla... ama.
Grazie di tutto.