Diario di viaggio
In piedi
Stando in piedi nel mezzo di questa distesa di silenzi a Lidice, si sente tutta l’assenza di vita che investe la vista e tramortisce i sensi. Non è morte consapevole, non è fine attesa e ormai inevitabile. È un tuono che spacca il cielo, un sussulto che toglie la speranza nello spazio di un’istante; la disgregazione dei sogni, che rimangono sospesi, come un urlo di paura inchiodato nel petto da una pallottola. È la fine di un bambino, che non sa nulla del mondo degli usurpatori e dei tiranni, che vuole solo tornare fuori a giocare al pallone e niente più.
continuaPensieri ad alta voce
Alcune riflessioni della classe 4^D del Liceo Scientifico Zanelli:- Mi ha impressionato la camera a gas al castello di Sonnenstein perché non l'immaginavo così, mela immaginavo verde e grande. - A me ha colpito l'immagine della distruzione di Lidice, perché l'uomo aveva impiegato tanto tempo a costruire la città e in così poco tempo e' stata distrutta. La stessa cosa è stata fatta con le vite umane. Un genitore spende la vita per il figlio e in un secondo questa gli viene tolta.
continuaNulla
In questo viaggio abbiamo ripercorso le varie fasi dell’evoluzione dell’ideologia nazista e in tutte e tre le tappe (Pirna, Lidice e Terezin) a tutti gli studenti della classe è rimasto impresso il disprezzo per la vita altrui, o meglio: l’idea che soltanto alcune persone siano degne di vivere.
continuaEppure
Loro, i bambini, gli esseri più innocenti... eppure...
continuaIo chiedo
"Io chiedo come può l'uomo uccidere un suo fratello eppure siamo a milioni in polvere qui nel vento"(Nomadi - Auschwitz)
continuaUn messaggio
Mi sono sentito di scrivere questa frase di Primo Levi perchè la visita oggi a Terezin, mi ha molto colpito e mi ha fatto riflettere sulle atroci sofferenze subite dai prigionieri e, spero che mai più nessuno le subisca."Se dall'interno dei Lager un messaggio avesse potuto trapelare agli uomini liberi, sarebbe stato questo: fate in modo di non subire nelle vostre case ciò che a noi viene inflitto qui"(Primo Levi "Se questo è un uomo")
continuaUn piccolo pensiero
La giornata di oggi, trascorsa nel castello di Pirna, è stata molto interessante. La cosa più toccante è stato notare come l’Olocausto sia partito tutto da un piccolo pensiero, tramutato sempre di più in un ideale cruento e folle. Questo castello, se pur privato della strumentazione presente in quei tempi, fa rivivere anche se in minor misura le atrocità e i sentimenti provati al suo interno. Anche i pannelli con inciso i nomi delle quasi 15mila vittime danno un quadro più significativo della realtà concreta dei fatti di Pirna, attribuendo oltre ai numeri, anche dei nomi e cognomi.
continuaLa scoperta
Oggi siamo state a Sonnenstein, ovvero un ex centro T4 dove venivano "ricoverati" disabili e malati mentali, uccisi dai nazisti in seguito con gli stermini. La visita è stata molto istruttiva e ci siamo rese conto che al giorno d'oggi siano troppe le cose che si danno per scontate; come il diritto alla vita, alla libertà e alla famiglia. Il fatto che molti anni fa siano successe tali atrocità non significa che non possano accadere di nuovo.
continuaVedo i bambini
Vedo i bambini, penso che il più piccolo davanti è alto come la più piccola della mia famiglia. Viaggio con la mente e con il cuore, per immaginare tutto,ma vengo interrotta da una voce.È Gloria, la ragazza diversamente abile della mia classe, che dice "sono senza parole". Non pensavo che anche lei provasse così tanto, non immaginavo che potesse capire la storia della strage e invece si. Il commento di Gloria, tra i miei pensieri freddi è stato un colpo al cuore. Effettivamente chi non si sarebbe commosso? Chi potrebbe non comprendere la malvagità di Lidice?
continuaUn numero
Per me, il gesto di posare un fiore in un posto significativo per noi è stato molto importante.Io l'ho posato su una tomba (dove c'erano i forni crematori) della fila 4 perché, oltre ad essere significativo per me il posto, il 4 è il giorno in cui è morta mia nonna l'anno scorso.
continua