2016
Il reportage della 4D del Liceo Spallanzani
La classe IV D della sezione classica ha partecipato al secondo turno del viaggio della memoria organizzato da Istoreco. Questo è il racconto e il reportage fotografico della loro esperienza, che desiderano condividere con la scuola, facendo così propria la lezione di Erodoto, secondo cui gli accadimenti del passato vanno ricordati “affinché non sbiadiscano nel tempo”.
continuaIl discorso del viaggiatore della memoria Kim al 25 aprile reggiano
Con grande orgoglio, vi presentiamo l’intervento di Kim Montruccoli, uno degli studenti del Viaggio 2016 a Praga, letto durante le commemorazioni per il 25 aprile in piazza a Reggio Emilia, a fianco del sindaco Luca Vecchi del Comune di Reggio nell'Emilia, del presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi, del presidente del Senato Pietro Grasso, del presidente di ANPI Provinciale Reggio Emilia Ermete Fiaccadori, della presidente di Istoreco Simonetta Gilioli e delle autorità cittadine.
continuaPensieri e parole
Un'ultima raccolta dei pensieri delle ragazze e dei ragazzi delle 5° dell'istituto Galvani Jodi a Praga sul pullman 20, realizzati anche in collaborazione con Francesco Benati di Rumoreweb www.rumoreweb.it. Con questa esperienza pensavo di chiarirmi sul perché di questi fatti, ma nonostante le spiegazioni ascoltate e i luoghi visitati, non sono ancora riuscita a darmi una risposta e credo che non esista. - Anna Ferraroni 5°D
continuaSi inciampa
Riflessioni a Praga di Adriano Arati, Istoreco: "Si inciampa, a Praga come a Reggio. Si inciampa nella memoria, per fortuna. Uno dei principali progetti sulla memoria contemporanea seguito da Istoreco è quello sulle pietre d’inciampo, le piccole opere arte collettive ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig. Cubi di ottone che emergono dall’asfalto, per far inciampare le persone che camminano e attirare la loro attenzione ..."
continuaI nomi dei luoghi
Lidice:Vuoto, tristezza, desolazioneAttesa di figli che non tornanoLa tua casa e il tuo paese distruttiRitornare a casa e non riuscire a parlare con tua madre Terezin:Paese fantasma, desolazione, vuotoUltima possibilità di vitaPassaggio per AuschwitzMorte Se siamo qui è perché il progetto dei nazisti non è riuscito:Helga ha disegnato, ha lasciato un segno, ha raccontato la sua storiaMaria, la testimone di Lidice ha ricordato la sua lingua e ha ricominciato a vivere
continuaNon possiamo fermarci al 1945
Una riflessione di Andrea Incerti del Liceo Moro scritta il 28 gennaio 2016, che presentiamo al suo arrivo a Praga: "Ieri si sono ricordati i 71 anni dall’apertura, ad opera della Armata rossa, dei cancelli del campo nazista di Auschwitz, il 27 Gennaio 1945. Non penso ci sia bisogno di ricordare l’importanza di questo “Giorno della Memoria”. Un’importanza che piega il tempo, un’importanza che vale per il passato, per il presente e anche per il futuro: proviamo pertanto a ricordare qui, oggi, ..."
continuaCommento al libro “HHhH”
Leggete il commento al libro “HHhH” incentrato sull'operazione Anthropoid curato da Valentina Lusuardi 4F, del Liceo Ariosto-Spallanzani. Con l'operazione Anthropoid la resistenza cecoslovacca uccide a Praga il governatore generale del Reich Reinhard Heydrich: "Domenica scorsa, in data 14 febbraio, i nostri calendari segnavano l’anniversario della morte dei Santi Cecilio e Metodio, considerati martiri non solo dai cattolici, ma anche dagli ortodossi..."
continuaDalle foglie alle radici
Dalle foglie alle radici - la trasmissione della memoria dai giovani agli anziani.
continuaRadio Rumore
Il futuro non si cancella, anzi, si tramanda anche grazie alla radio. Nel 2016 continua con sempre maggior forza la collaborazione fra Rumoreweb e i Viaggi della Memoria.Con loro, anche un inviato della webradio Radio Rumore, Francesco Benati, che ha poi curato il laboratorio di rielaborazione dell'esperienza. Il risultato è questo programma, realizzato con le 5 D e E dell'istituto Galvani Jodi di Reggio Emilia, coordinate dalla prof. Veroni.Ecco il loro racconto del Viaggio 2016.
continuaLa storia in piazza - un laboratorio sulla toponomastica
I cartelli stradali sono dei piccoli monumenti, sono un modo in cui una comunità sceglie persone e storie meritevoli per costruire una coscienza collettiva e un sistema di valori. Se i nomi delle vie rimangono però criptici e non comunicano più niente alle nuove generazioni, è necessario intervenire per ripristinare il dialogo fra il territorio e i suoi abitanti. Per questo motivo vorremmo cambiare alcuni cartelli stradali per renderli più chiari, aggiungendo informazioni sulle persone a cui è dedicata la via.
continua