27 febbraio
Non hanno ucciso la creatività
È ignobile come ogni tipo di libertà e diritto sia stato negato ad un popolo e di come le autorità competenti abbiano fatto finta di non vedere. Hanno soffocato la loro cultura per cercare di non avere a che fare con ribelli armati di conoscenza, quindi del sapere necessario per risvegliare il popolo dal sonno delle loro menti. Purtroppo per i nazisti non è stato possibile uccidere la creatività ed è grazie a questa che oggi, molti prigionieri attraverso le loro opere, disegni e canzoni ci hanno permesso di rivivere le loro storie.
continuaRicordare serve
Qualcuno pensa che non sia più necessario ricordare e che la storia, come diceva - ma provocatoriamente - Montale, non abbia insegnato nulla all'uomo, non abbia insegnato cioè a non uccidere, a non fare più guerre.
continuaDiritto alla vita
Nel centro di sterminio di Sonnenstein sono state uccise col gas 13700 persone... La più piccola aveva un anno. Quale la loro colpa? Essere portatori di "geni negativi", avere malattie psichiche, fisiche... o, meglio dire, essere nati? Pensiamo solo a quanti al giorno d'oggi in questa società frenetica soffrono di depressione o si ubriacano, magari anche solo per un periodo difficile della loro vita, sono considerati "mangiatori inutili" o sterminati?
continuaTu non sei dio
Sono qui a Praga ancora per poche ore ormai, all'inizio ero spaventato dalle tredici ore di viaggio in pullman che ci hanno condotto da Reggio Emilia fino a qui. Certo è stato molto difficile riposare con il rumore e le vibrazioni del motore del veicolo in sottofondo, ma molto strategico poiché arrivando stanchi il mattino seguente non abbiamo distrutto niente.
continuaLidice è viva
Lidice è morta.Sotto il peso di una lettera sbagliata,Di figli senza padre,Di case abbattute,Di un bellissimo colle verdeFermo a quando i bimbi ridevano. Lidice è rinata.Sulle ali di un lago d'argento e bimbi di bronzo,Di due vecchierelle su una panchina, Di una donna che corre,Di una scolaresca straniera.Con la forza del bisogno di normalità.Lidice è viva.Lo siamo tutti un pò di più.
continuaLe emozioni non hanno barriere
Gli 80 bambini di Lidice superano ogni confine fisico e si presentano ai nostri occhi nella realtà delle loro sofferenze, oltre il limite della carta stampata di un libro di storia che ci fa sapere ma non comprendere avvenimenti come questo.
continuaDignità
"La dignità umana è posta nelle vostre mani. Custoditela! Affonda con voi! Con voi sarà elevata!" La dignità è un assioma, cioè qualcosa di inseparabile dalla condizione stessa di esistenza di un essere umano; nasce insieme a ognuno di noi e addosso a noi è tagliata, ci caratterizza e ci differenzia. Sta alla base della civiltà, deve essere uguale per tutti in quantità e specifica per ognuno in qualità poiché nasce insieme a noi. Come possiamo prenderci il diritto di giudicare chi è degno di vivere e chi no?
continuaSagome Nere
Ho un'immagine impressa nella mente. Sono sagome nere, sono ragazzi. Camminano con un fiore bianco in una mano e con l'altra abbracciata alla mano di un amico. Ora lasciano la mano dell'amico e adagiano il fiore su una lapide. Un corpo che giace sottoterra. Un'anima che si eleva al cielo. Un fiore per ricordare. È il tramonto su Terezin.
continuaUn piatto di cappelletti fumanti
Durante questo viaggio abbiamo avuto modo di vivere e comprendere il vero significato di ciò che è scritto nei libri. La storia che stiamo vivendo adesso serve a dar voce a tutti coloro che non hanno potuto urlare, a tutti coloro che, per questione di "razza", non sono stati liberi. Abbiamo raccolto le emozioni e le sensazioni che più ci hanno colpito e che più abbiamo trovato significative per trasmettere un input a chi ci ascolta.
continuaDomande
La classe 5H dell’istituto tecnico “Scaruffi-levi-città del tricolore” ringrazia Istoreco per la grandiosa ed inimitabile esperienza che ha dato a tutti gli alunni ed ai professori. Durante questa esperienza la classe ha avuto la possibilità di riflettere sulle tematiche delle attività svolte. La classe è rimasta colpita dalla testimonianza del signore (bambino ai tempi dei fatti che ha raccontato) sopravvissuto al massacro di Lidice.
continua