Qualcuno un tempo ha definito la storia una lunga lista di errori, che si continuano a ripetere senza sosta.
Dopo quello che abbiamo visto, non posso che essere d'accordo. Quello che abbiamo visto non è accaduto per caso, non è accaduto che una persona un giorno si sia alzata dicendo che la sua razza era superiore. È un percorso più lungo, figlio di eventi e fatti storici.
Mi ha colpito in particolare la freddezza dei soldati nell'obbedire ai loro generali, senza provare umanità e rimorso.
I metodi dei nazisti non si addicono a civiltà progredita come la nostra. Un esempio? Penso soprattutto alla rappresaglia di Lidice, il villaggio che abbiamo visitato venerdì. Per la morte di una persona hanno fatto pagare un'intera comunità, migliaia di persone sono morte perchè qualcuno ha detto "no" all'oppressione, e a leggi che limitavano la libertà ed il modo di pensare di tutti.
Quando la signora sopravvissuta a Lidice ci ha parlato di deportazione dei bambini, ci ha spiegato come tutto sia stato fatto in modo freddo, basandosi su delle menzogne. E nessuno ha fatto niente per ribellarsi finchè non è stato palese: forse le persone non volevano vedere quello che accadeva ed hanno lasciato correre.
Un'esperienza come questa dovrebbe servire da monito per chi viene adesso, e per chi verrà dopo, perchè non si rimanga in silenzio fronte a ingiustizia. Quando c'è qualcosa di sbagliato, non si deve aver paura di opporsi, di parlare e di gridarlo.