Le vittime dei campi erano persone, a cui la sottrazione di ogni cosa, compresa la dignità, trasformò in non-persone, ombre di loro stesse, ma che ricordavano ancora cosa si prova ad essere persone; tuttavia, la paura di soffrire ulteriormente e di non sopravvivere le fece rinnegare anche questo ricordo, nella paradossale e vana speranza di tornare un giorno a essere persone.
E’ fondamentale ricordare le vite sprecate dalla follia nazi-fascista, e i luoghi in cui tale scempio venne compiuto, onde evitare che persone senza scrupoli si ispirino a questi avvenimenti e cerchino di condizionare la vita e la libertà altrui.