REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Sachsenhausen

08.03.2014 |
Giorgia, Eleonora, Beatrice, Gianluca, Carlotta, Federico, Elisa, Arianna, Rebecca, Alessia, Giulia della 2C, Liceo Ariosto, Reggio Emilia - Foto di Carlotta Garilesi

Dolore, disumanità, terrore, discriminazione, morte, distruzione, vuoto.

Ricordo, riflessione, immedesimazione, crescita.

In un’atmosfera nebbiosa abbiamo rivissuto le parole taciute per troppo tempo.

Abbiamo ricostruito col pensiero quelle vite interrotte, calpestate e a lungo dimenticate. Vite che grazie a questa intensa esperienza, tuttavia, riemergono e chiedono di essere ascoltate. E noi oggi lo abbiamo fatto.

 

 

“E so una cosa in più – che l’Europa del futuro non può esistere senza commemorare tutti coloro che, incuranti della propria nazionalità, furono uccisi a quel tempo con assoluto disprezzo e odio, che furono torturati fino alla morte, affamati, uccisi nelle camere a gas, inceneriti e impiccati…”  Andrzej Szczypiorski

Abbiamo riportato questa frase in quanto rispecchia appieno l’atmosfera del campo di concentramento e pone le basi per un’Europa che non può dimenticare.