REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Auschwitz Birkenau
REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Silenzio

05.03.2015 |
Pietro - 5N Istituto Canossa

Zbylitowska Gora. Questo è il nome di un comune bosco situato a Tarnow, nel sud della Polonia. Anzi, non è un comune bosco. E' un bosco di faggi longevi, scheletrici, logorati, impassibili. Non vi sono rumori al suo interno, solo silenzio. Quegli alberi paiono non voler dir nulla di loro, della loro vita e di ciò che hanno vissuto. Ma loro hanno visto e sentito tutto.

Hanno sentito parole confuse di uomini spaventati che si trovavano lì mentre uno alla volta venivano giustiziati per una colpa inesistente. Hanno visto i gesti di persone crudeli che indicavano ai loro sottoposti i loro ordini e che fare di quei pover uomini.

Hanno udito le grida, i lamenti e i pianti di tanti, troppi bambini che venivano privati della loro vita e del loro futuro in una maniera mostruosa. Hanno guardato la fine che hanno fatto tutti loro: uomini, bambini, giovani e anziani. Sono tutti morti, sepolti in fosse comuni dove nessuno poteva ritrovarli, riconoscerli, ricordarli. Ma così non è stato.

Vengono ricordati, con tombe e monumenti commemorativi. Ma è il bosco che a sorpresa ci lascia la sua testimonianza più importante. Ci ha fatto sentire com'era l'ambiente nel momento dell'atrocità compiuta. Una situazione opprimente: non si vede il cielo, non si vede nessun animale, non si vede oltre qualche decina di metri per quanto gli alberi sono fitti. Non si sentono altri rumori se non quelli che avvengono nelle tue immediate vicinanze. E ora gli alberi tacciono, spaventati da ciò che hanno visto, terrorizzati da ciò che hanno udito. L'unica cosa che rimane è quel silenzio assordante, che cerca quella pace, quella tranquillità perduta in quei momenti di disperati.

  • A Zbylitowska Gora
    A Zbylitowska Gora