REGGIO EMILIA - AUSCHWITZ  2015

Diario

Diario di viaggio

Il tesoro più prezioso

Pensavo fosse solo una gita scolastica, un viaggio commemorativo, un'esperienza che mi avrebbe reso spettatrice di un feroce e disumano sterminio, invece è stato qualcosa di più, molto di più.Appena scorto in lontananza l'ingresso di Birkenau, una strana sensazione mi ha attraversato il corpo, dalla punta dei piedi, un brivido, una scossa elettrica, si è fermata all'altezza del petto, proprio di fianco al mio cuore. Avanzando lungo il campo, entrando nei dormitori, nelle latrine, quel peso non mi abbandonava.

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Rispetto

Non ho nulla da dire, nulla che non sia stato, almeno in parte, già detto o scritto. La mia potrebbe essere agghiacciante superficialità, ma credo, spero, che il motivo principale sia un senso di rispetto che mi auguro di non vantare invano. Cosa potrei scrivere io più di chi ha vissuto tutto questo? Patetiche elucubrazioni su quanto possa essere stato terribile, senza nemmeno poterlo immaginare. Dovrei cercare una risposta alla domanda che ogni cosa qui grida con disperazione, dagli alberi alle pietre, "perché“?

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Un fiore ...

"Un fiore...solo un fiore piantino, per ogni lacrima che cadrà dai loro cuori. Saranno loro, i fiori di quel deserto e lì, in silenzio, comprenderanno perchè tanti milioni di innocenti, sono nati <solo> per morire."Elisa Springer, Il silenzio dei viviGrazie.

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Rendiamo viva la Memoria

A scuola hanno dato dei numeri: 6 milioni di Ebrei morti per la Shoah, 1 milione e 300'000 nella sola Auschwitz. Arrivati qui ho notato che anche i nazisti, a quei tempi, parlavano degli Ebrei con numeri e cifre, togliendogli il loro nome e la loro dignità. Non so voi, ma io sono stanco di vederli così. In questo luogo io ho visto i loro nomi. E ricordiamoli dunque: Hans, Annabeth, Maximillian, Gretel, Joseph, Zofia, Pierre e Beatrice. Ridiamo a loro la loro dignità.

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Si puó

 Si puó ricordare per compiangere le vittime ...Si puó ricordare e provare il dolore che ha provato la gente all'interno del campo...Si puó ricordare per sapere cosa è successo nel passato nella speranza che esso insegni qualcosaal nostro presente e ci prepari in modo pi˘ consapevole al nostro futuro.. 

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Numeri

Quando si parla di deportazione sappiamo che i nazisti trattavano i prigionieri come numeri, ignorando il loro essere persone.Spaventati da ciò, anche noi siamo peró abituati a vedere i deportati sotto questa prospettiva, superficiale e razionale, basata sulle cifre...Si parla sempre infatti del numero delle vittime, di quello dei pochi sopravvissuti, delle quantità di cibo o di quelli stipati nelle baracche.

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Zbylitowska Gora

Siamo stati in un boschetto di faggi: cielo grigio quasi sull'orlo del crollo, alberi spogli ovunque, foglie rosse sul terreno e solo il rumore del vento come una voce ci accompagnava. Il luogo si chiama Zbylitowska Gora. Lì sono state uccise 10000 persone, di cui 800 bambini. 

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Come sarebbe stato se ...

È la logica impeccabile dei campi quella che ti colpisce. Una lucida e razionale perversione.40 km quadrati di superficie, 20 tonnellate di veleno, 9000 prigionieri bruciati ogni singolo giorno, oltre 250 km di filo elettrificato a 700 volt. Questi sono solo alcuni numeri del campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau. Questi sono solo alcuni numeri dell'efficienza nazista.

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Hans

Avevo diciotto anni quando andai ad Auschwitz.Ero un turista, non un deportato.Non andai per lavorare o soffrire o morire. Andai per capire.Ma uscito dal campo non capii: Non capii quale fosse il motivo di tale farsa."Tanto morire, morivano" pensai cinicamente. Non capii se era opera di una bestia o di un mio simile, anzi dei miei simili. Non capii come menti tanto geniali quanto crudeli si erano unite in nome di quella disumanità.Forse non volevo capire, era più comodo.

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Essenza che resta

Tante betulle e un passero che vola via.Qualcuno che disegna e qualcuno che piange, qualcuno che pensa e qualcuno che tace.Tutto in mezzo al nulla e contemporaneamente al tutto.L’essenza di un vuoto incredibilmente pieno.Un ragazzo.Sua sorella.Una madre.Un bambino.Una rosa bianca sulle rotaie.Un fiore rosso tra le pietre.Parole mute.

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