Il mondo è un continuo ciclo di conquiste, guerre, sangue. La domanda che assilla l’uomo e che gli riempie la bocca è se possa esistere una qualche piccola speranza di pace; un qualcosa che possa far prendere un gran respiro di sollievo al genere umano.
Un mondo pacifico è quasi impensabile al giorno d’oggi, basta ascoltare un qualsiasi TG, sempre colmo di cronaca nera, per comprendere la “malsana” società in cui viviamo; figuriamoci se ci si informa su tutte le guerre conosciute e non che il pianeta vanta.
Informazione, apertura mentale, sono le armi che l’uomo deve usare.
Ciò che molte persone fraintendono è come nasca una dittatura; come se il tiranno venga teletrasportato direttamene su un trono, con tutto il suo bell’ esercito e tutti i suoi seguaci.
La verità è che i cittadini stessi permettono questo, l’esercito non è formato da soldatini di piombo, posizionati su un campo di battaglia, se l’essere umano rifiuta l’arma l’esercito scompare, se l’esercito scompare il dittatore diventa un cittadino normale.
Il concetto è che i cittadini sono lo stato, e lo conferma il fatto che se non ci fossero loro non esisterebbe nessun governo. La pace è possibile, si può attuare eliminando le barriere invisibili che ci chiudono dentro ai confini e per fare ciò, bisogna modificare la nostra forma mentis eliminando i muri della mente per distruggere quelli sociali.
Se nella vita ci si ritrova a fronteggiare la domanda: “ma la pace è possibile?” Il solo rispondere sì, credendoci, è già il più grande passo che l’uomo… che gli uomini possano fare.