I pensieri di Chiara Ferrari del Moro per il Viaggio a Praga, dopo le esperienze preparatorie e in particolare l'incontro con Helga Weissova, sopravvissuta a Terezin
Dalle esperienze fatte in questo periodo tanto è emerso riguardo allo Shoàh.
ciò che mia ha particolarmente colpito è la freddezza, la terrificante genialità con cui i nazisti hanno organizzato il loro piano di sterminio.
Ogni piccola cosa è stata pianificata con precisione è freddezza tale da apparire inconcepibile come l'uomo sia stato capace di mettere in atto un'idea simile, riuscendo per di più a convincere molti della correttezza di tali azioni.
È stato un piano finemente congegnato, senza dubbio, studiato nei minimi dettagli riuscendo a convincere gli ebrei a non ribellarsi troppo, privandoli a poco a poco delle loro libertà, riscendo persino a portali all'interno dei ghetti con il loro stesso consenso, con la promessa di un luogo in cui avrebbero potuto riorganizzare la propria vita, poiché portarli immediatamente nei campi di sterminio avrebbe sicuramente scatenato ribellioni tre gli ebrei ed il resto della popolazione.
In questo modo i nazisti hanno creato una quasi perfetta macchina di distruzione di massa, fermatasi solo con la fine della guerra.
Oltre a tutto ciò gli ebrei prima di essere eliminati venivano sfruttati e fatti lavorare allo stremo in condizioni inumane.
Tutto era organizzato, e non solo l'eliminazione degli ebrei ma anche il loro sfruttamento,nulla era lasciato al caso, ed è proprio questa la cosa più terrificante, il modo così freddo e calcolato in cui tutto ciò è stato organizzato.