La tromba che salvò Cracovia vive nei cuori dei polacchi

A rendere suggestivo e multi-sensoriale l'esperienza del Viaggio che ci ha condotto fino a Cracovia è stato un luogo magico che quotidianamente chiama a raccolta centinaia di persone rimaste affascinate da ciò che ad ogni ora accade nella centrale Piazza del Mercato. Trovandoci dinnanzi all'immensità del campanile, abbiamo atteso il fatidico momento in cui è stata intonata la triste e dolce melodia che non solo riuscì a salvare la città dall'arrivo dei Tartari ma che ricorda il sacrificio per la propria patria. La leggenda incontra ancora oggi la tradizione e così come se fosse il 1241, anche l'interruzione di quel suono rende attuali momenti lontani nel tempo e sembra si avverta ancora il dolore della freccia conficcata nella gola del trombettiere eroe che salvò la sua patria.

La storia ricorda lo stupore della popolazione nell'avvertire il ripetuto suono che la fece correre ai ripari e ad imbracciare le armi per la difesa della città. Alla luce della leggenda e della storia ben nota del secolo scorso specie del regime nazista è triste sapere che la Polonia è stata privata non solo della libertà e della dignità del popolo polacco ma anche, di quel patriottismo radicato nel mitico Medioevo di questo popolo. Vivere la leggenda così profondamente e assistere non solo alla melodia ma anche al saluto del trombettiere, ha infuso in me la speranza di tornare nella meravigliosa città di Cracovia proprio come vuole la tradizione.