Dolore, disumanità, terrore, discriminazione, morte, distruzione, vuoto.
Ricordo, riflessione, immedesimazione, crescita.
In un’atmosfera nebbiosa abbiamo rivissuto le parole taciute per troppo tempo.
Abbiamo ricostruito col pensiero quelle vite interrotte, calpestate e a lungo dimenticate. Vite che grazie a questa intensa esperienza, tuttavia, riemergono e chiedono di essere ascoltate. E noi oggi lo abbiamo fatto.
“E so una cosa in più – che l’Europa del futuro non può esistere senza commemorare tutti coloro che, incuranti della propria nazionalità, furono uccisi a quel tempo con assoluto disprezzo e odio, che furono torturati fino alla morte, affamati, uccisi nelle camere a gas, inceneriti e impiccati…” Andrzej Szczypiorski
Abbiamo riportato questa frase in quanto rispecchia appieno l’atmosfera del campo di concentramento e pone le basi per un’Europa che non può dimenticare.