Binari, docce, forno
sono le prime tre cose che, pensando alla Shoah, vengono a tutti in mente e quelle alle quali è associata la maggiore sofferenza.
Ma ora chiediti,
Quale credi che sia l'ordine di queste immagini?
Chiaramente si pensa che vengano prima i binari, perché rappresentano il viaggio dei deportati verso la loro fine.
Poi le docce e infine i forni, tramite i quali i corpi venivano eliminati come fossero inutili rifiuti.
Logico no?
Invece la risposta è un'altra.
Si parte direttamente dalle docce,
Quella stanza ora bianca e un tempo verniciata di nero rappresenta il fulcro del genocidio.
È a Pirna infatti che è stata brevettata la prima camera a gas, infatti come qualsiasi invenzione, anche quelle orribili come questa devono essere sperimentate e avere un luogo d'origine, cosa che forse non tutti si sono chiesti.
Poi ci sono i forni crematori ai quali erano destinate le prime vittime di questo meccanismo, alle quali seguirono altri 14751 innocenti.
Entusiasti di aver scoperto un modo efficace di imbrogliare il loro nemico più di quanto già facessero,
partendo da quel paesino della Germania, arriviamo infine ai binari, l'ultimo simbolo, quello della distribuzione: prima delle camere a gas nei diversi campi di sterminio e poi degli ebrei verso ciò che i nazisti avevano preparato per loro.