L’inizio e la fine…
…e nel mezzo infinite scelte:
organizzare un attentato che potrebbe salvare il futuro del proprio paese a costo del sacrificio della propria vita,
mettere in atto un’operazione che porterà la morte a ottomila persone,
decidere di continuare ad assistere a una rappresentazione teatrale anche se è arrivato l’annuncio che qualcuno dei presenti dovrà partire sul treno della morte verso Auschwitz,
essere un delegato della Croce Rossa e visitare un luogo per decretare se la vita di quelle persone è degna di essere vissuta o no e aver fretta di finire perché la cena nella bella e lussuosa Praga sta aspettando,
non avere più diritti e non poter più vivere la vita di sempre che qualcuno inspiegabilmente ti ha rubato ma vedere ancora negli occhi delle persone come te la stessa voglia di giocare, studiare, lavorare, amare, vivere,
essere disposti a sacrificare la propria vita per far smettere una rappresaglia a seguito di un attentato a chi sta opprimendo il tuo paese,
…queste e tante altre scelte hanno riempito questo spazio ma una sola può farlo in modo significativo: la decisione di essere protagonisti. Protagonisti delle proprie scelte, dei propri pensieri, delle proprie emozioni e dei propri valori, senza piegarsi al pensiero dominante, alla paura, alle barbarie.
Solo il coraggio di aprirci alla bellezza di se e degli altri ci farà guardare lontano e cambiare tutto ciò che non rispecchia la nostra natura di uomini fatti per la vita e non per la morte.