Se ci chiedessero che emozioni abbiamo provato oggi avremmo difficoltà a rispondere, dato che non siamo abituati ad affrontare certe tematiche.
La giornata di oggi è stata la più emozionante affrontata fino ad adesso; una delle cose più toccanti di oggi é stato l'incontro con la signora Supikova.
Una "bambina" sopravvissuta alla strage di Lidice; un paesino poco lontano da Praga nel quale ci vivevano circa 500 abitanti.
Il 10 giugno 1942 Hitler da l'ordine di radere al suolo la cittadina senza lasciarne traccia, gli uomini e i ragazzi che superavano i 15 anni di età dovevano essere tutti uccisi, le donne mandate in campi di concentramento e i bambini dovevano essere sottoposti ad una selezione per vedere chi poteva portare avanti la razza ariana, tutti gli altri venivano portati via e poi uccisi. Sopravvissero solo 7.
Subito la storia ci è stata raccontata così come noi la stiamo raccontando a voi, ma sentirla raccontare da qualcuno che l'ha vissuta in prima persona è qualcosa di totalmente diverso, altre emozioni che lasciano maggiormente il segno.
Marta non ci ha raccontato solo la storia ma anche ciò che ha provato a vedersi strappare via la famiglia per ben due volte ed è stato molto toccante.
Alla fine ci ha insegnato e fatto capire il significato della famiglia e della sua importanza nelle nostre vite, qualcosa che molto spesso soprattutto alla nostra età diamo per scontato.
Noi per questo la vogliamo ringraziare perché si è aperta a noi e ci ha fatto arrivare un messaggio profondo e allo stesso tempo costruttivo.