Ho visitato il campo di Auschwitz – Birkenau e Auschwitz 1, posso affermare che solo osservando, toccando o annusando non si può percepire granché. Ho calpestato quei suoli con degli scarponi, non ho neanche la minima idea che suono facciano i piedi nudi contro la terra, oppure come sia il sapore del sangue, l'odore della polvere da sparo. Non ho nemmeno bisogno di statistiche, perché un numero così vasto di persone non posso figurarmelo. Posso solamente ripercorrere il cammino da loro svolto, far scorrere le dita sul legno dei loro letti, o porte di prigionia. E so che la mia immaginazione non rende giustizia alle loro grida, disperazione, sudore e sangue.
Concludo il mio viaggio con la mente piena di memorie, perché più persone vengono sensibilizzate, più la storia tende a non ripetersi. È proprio questo il ruolo del passato: evitare gli errori, perciò sensibilizzatevi tutti, evitate di lamentarvi e ignorare l'accaduto, tanto meno non dare il giusti peso ad esso.