Nel 1942, dopo essere stati deportati, 82 bambini di Lidice sono stati uccisi senza alcuna ragione nel tentativo di cancellare per sempre il futuro e la memoria della città.
Le ultime tracce delle loro brevi esistenze sono lettere scritte poco prima di morire e indirizzate a parenti lontani.
L'innocenza, la speranza e la dolcezza che traspaiono dalle loro parole commuovono a tal punto da lasciare un ricordo indelebile del massacro e della distruzione avvenuti.