REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

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"Parco delle Betulle"

18.02.2015 |
Matilde Nasi, Alexandra Sironi - Istituto Cattaneo, Castelnuovo Monti

Visitare Auschwitz non significa essere semplici turisti, significa entrare nelle storie di coloro che lì hanno sperso la vita e lottato ogni giorno.

Tutto comincia con dei binari, binari che pur simili a tanti altri conducevano a Birkenau, e dove finivano vi era il confine tra la vita e la morte.

Birkenau, il nome del campo di sterminio è il nome in tedesco del piccolo paese polacco (….) che significa ‘’parco delle betulle’’.

Ma quel ‘parco’ è stato convertito con violenza in una vera e propria fabbrica di morte: a Birkenau tutto parla di sofferenza,i nazisti cercarono di distruggere tutte le testimonianze dei loro crimini contro l’umanità.

Nonostante molte tracce siano state nascoste o distrutte, ci sono ancora i mattoni rossi degli edifici, il filo spinato, le baracche e vari oggetti dei prigionieri, testimoni indelebili che fanno ripercorrere il passato.

Quando si percorre il lungo viale che porta ai ‘’krematorium’, si è pervasi da una strana sensazione, quel viale tanti anni fa ha visto le impronte dei prigionieri e sembra di rivedere tutte le persone inconsapevoli che lentamente andavano ad abbandonare la loro vita.

Le foto scattate mostrano bambini piccoli tenevano per mano le loro mamme, aspettando il loro triste destino: la loro colpa era la stella di David che portavano sul petto, ovvero le loro radici.

Tutto il dolore ad Auschwitz doveva essere nascosto: quando uccidevano i detenuti nelle camere a gas, i nazisti costringevano gli altri prigionieri a suonare e cantare per coprire le urla e nascondere la realtà.

Ripercorrere questo luogo significa ricordare tutti coloro che sono morti nel silenzio, espropriati della loro identità, vittime innocenti della follia del genere umano.

Primo levi scrisse: “ L’olocausto è una pagina del libro dell’umanità da cui non dovremmo mai togliere il segnalibro della memoria”, ogni olocausto deve essere ricordato, la memoria non si può cancellare.

  • Binari ad Auschwitz-Birkenau
    Binari ad Auschwitz-Birkenau
  • Recinto ad Auschwitz 1
    Recinto ad Auschwitz 1