La prima cosa che abbiamo notato ad Auschwitz sono stati i contrasti: il filo spinato sul limpido cielo azzurro, le villette degli abitanti a pochi passi dall'entrata dei campi, l'ingenuità della foresta di betulle che ospita luoghi di morte. Dalla libertà ti separa solamente una scossa elettrica e l'odio degli uomini; e intanto la natura osserva impotente.
Anche forme d'arte come la musica, il cui scopo è quello di portare gioia e libertà all'uomo, venivano usate per cancellare ogni briciola di dignità e ciò che di umano poteva restare in una persona. Ma il grido della sofferenza non può essere coperto dalla derisione, perchè possono privarti di tutto, ma non di ciò in cui credi.