Il sole sorgeva e non si vergognava, non si vergognava di illuminare il globo devastato dall'odio e dalla violenza, non si vergognava di rendere tutto cosi visibile, palese, eppure per sempre inconcepibile. Il sole sorgeva e quando arrivava al culmine sulle teste degli uomini aveva il coraggio di regalare la sua luce a delle menti così tanto crudeli, e non si vergognava. Esso non rappresentava più la luce, ma quando sorgeva, simboleggiava l'inizio della sofferenza e dell'umiliazione di migliaia, milioni di ebrei, ma anche di omosessuali, zingari, disabili, gente che semplicemente osava avere idee diverse da quelle del Reich, i cosiddetti “diversi”... ma quanto è soggettiva la diversità?