Il viaggio della memoria Polonia del Sud, la Slesia, Cracovia, Auschwitz mi ha posto di fronte a degli interrogativi molto pressanti e mi hanno posto di fronte a precise responsabilità.
Mentre camminavo con la mia carrozzina (sono un disabile motoria che deambulo con l'ausilio di una carrozzina) nel campo di sterminio di Auschwitz 2 - Birkenau sotto una pioggia gelida e pungente una domanda è venuta prepotentemente in mente: SONO MAI STATO NAZISTA? SI è stata la mia risposta. Ed ancora: ma come io disabile discrimino??! Si io Vincenzo Tota persona disabile discrimino!
Quella mi piace, quello no, lui è grasso, lei è bassa, lei è stupida, lui è ignorante come un somaro, potrei continuare l'elenco ancora....
Ora di fronte ad un forno crematorio mi chiedo: quella ragazza lì che non mi piace cosa ne faccio? E quel ragazzo disabile mentale cosa ne faccio?
La risposta di fronte alla camera a gas non può essere che una sola: la vita è stupenda e tutti la devono vivere: belli, brutti, ebrei, musulmani, cristiani, rossi, neri, storpi, ecc.ecc. FINE.
Non mi accorgo delle pessime condizioni del tempo: piove, il campo è fango e acqua, decido di andare avanti; non sento fatica ma affannosa ricerca della verità. L'occasione è troppo importante per lasciarmi condizionare dal tempo.
Esco da una baracca vuota, ma i rumori sono tanti, quella gente non parla, neanche mio padre ha detto molto a me, ma i loro sguardi sono dolcissimi; essi non chiedono nulla ma improvvisamente ancora una domanda:
“Sono stato vigliacco?” Ancora una volta una risposta affermativa: Si!!
Penso a tanta gente che ha visto tutto questo e ha fatto finta di non vedere... quindi sapeva e non ha raccontato.
Un giorno una ragazza non vedente mi disse: “io non chiedo nulla alle persone, chiedo semplicemente di essere vista, di non essere ignorata.....chiedo di non essere non vista!!"
Se non avessimo ignorato tutta questa gente la storia sarebbe cambiata: pensate abbiamo ignorato 6.000.000 di persone; non ci crede nessuno!!
E' allora perché troppo facilmente ignoro, faccio finta di non vedere “l'altro”? Sono imbottito di dogmi e frasi fatte, “Il mondo ideale non dovrebbe essere quello di un mondo senza frontiere, ma di un mondo nel quale tutte le frontiere sono riconosciute, rispettate e attraversabili, cioè un mondo in cui il rispetto delle differenze cominci con il rispetto degli individui, indipendentemente dalla loro origine, dal loro sesso o dalla loro religione.”
A proposito....
Le religioni: sappiamo che ognuno di noi si crea una propria religione ed è abbastanza per dire: la mia è migliore della tua oppure come si dice dalle mie parti ogni motivo è buono per dimostrare quanto sono asino!!
Un simbolo di pace, di fratellanza, scambiato come ascia di guerra!! Assurdo! E' proprio vero: il nostro è un mondo di narcisi e pur di domare l'altro/altra siamo disposti a tutto.
Anche mio padre è stato prigioniero in Abissinia non ha mai comunicato molto o quasi nulla. La mia domanda è sempre la stessa: Perché tanta sfiducia anche nei miei confronti?
E' la sfiducia nell'altro che ci porta a tanta miseria?
Infine facciamo abbastanza per onorare queste persone? No! È la risposta senza alcuna esitazione.
A fine giornata siamo andati a visitare la mostra di disegni grafici de Marian Kolodziej rinchiuso nel campo di Auschwitz per diversi anni e sopravvissuto. A distanza di anni dalla fine della guerra, nel 1995 si è ricordato di aver promesso ai suoi compagni prigionieri di raccontare cosa succedeva nei campi di concentramento.
Lo ha fatto in maniera splendida!!
Con una matita ha disegnato molti volti dei suoi ex colleghi....
Le immagini, i suoi ricordi di queste persone mi hanno turbato perché Kolodziej mi ha posto di fronte persone, persone vere, con i propri volti, i propri occhi, queste persone non hanno corpo (come potevano averlo) ma la mano di quell'artista a quei volti per me ha finalmente dato un nome: Vincenzo, Pasquale, Maria, Rosa, Patricovic, Oliver, ecc. ecc.
Davanti a me la loro disperazione, i loro corpi contorti, gracili senza forze...che sofferenza!!
Piango per la loro miseria, la loro disperazione, la loro solitudine.....
Non voglio essere vigliacco anche oggi! Papà oggi a modo tuo hai detto tanto, ti chiedo di aiutarmi: non voglio essere vigliacco!!