Il viaggio

Secondo Turno

Pensavo di essere pronta e consapevole...

Sono cresciuta con i racconti di un nonno partigiano, con i racconti di un uomo che ha lottato per libertà del suo paese ed il futuro della sua faamiglia. E' riuscito a trasmettermi tutte le sensazioni che ha provato in quegli interminabili due anni: paura, in certi casi euforia, rancore. Pensavo di essere pronta e consapevole del viaggio che stavo per intraprendere: non la ero. Terezin mi ha fortemente colpito, prima di arrivare a Praga conoscevo la storia delle rivoluzioni  ma non erano ben chiari le motivazioni della rivolta alla soffocante dittatura.

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Sensazioni a Terezin

Ormai il nostro viaggio è giunto al termine e oggi, nel freddo di Terezin, abbiamo visitato la Fortezza Grande e quella Piccola. Il freddo ci ha accompagnati per tutto il viaggio senza lasciarci un secondo e durante la visita ci ha permesso di capire, in parte, che sofferenza i prigionieri possano aver provato in condizioni ben peggiori delle nostre.

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Si puo` davvero imparare dalla storia?

Mi aspettavo di trovare una cittadina come tante altre invece mi è sembrato un luogo pieno di ricordi che sono stati protetti, giustamente molto bene. Dal racconto della guida emergevano informazioni; dalle immagini dei musei, sensazioni, e alla visione del crematorio, dei binari e del cimitero, angoscia e consapevolezza. Se la prima si sente nei muri e nelle pareti, la seconda da oggi sarà molto più presente in me.

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Paura del passato

A volte, non si vuole guardare in faccia il passato perché fa troppa paura. Oggi, nelle fredde stanze del complesso di Terezin, ho visto delle camere spoglie e per nulla belle. Ma ancora meno bella era l'aria di morte e malattia che vi si respirava all'interno. Quelle persone sono morte senza avere colpa alcuna. Non hanno nemmeno potuto conservare il loro nome. Una cosa del genere non dovrà mai più accadere. La verità è che secondo me, tra persone civili, dovrebbe esistere solo amore. Non odio, non violenza, non cattiveria. Solo amore.

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Guardare il nulla

Al termine della giornata di oggi mi sono fermata a riflettere su ciò che abbiamo visto a Lidice: il nulla. L’incapacità di guardare avanti, di immaginarsi un futuro, tornando a casa e vedendo che non è rimasto nulla.Lidice era un paese appena fuori Praga, che all’apparenza non aveva nulla di diverso dagli altri paesi dove si lavorava nelle miniere o nei campi. Perché parlo al passato? Perché oggi di Lidice non è rimasto nulla, solo un albero e le donne sopravvissute al campo di Ravensbruck.

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Il fiore Memoria

Oggi la tanto attesa visita a Terenzin, città-fortezza trasformata in campo di concetramento negli anni '41-'42 del secolo scorso. E' stata una bella vista, particolare. Non ci sono immagini forti, resti di camere a gas o immense campagne circondate da filo spinato. Durante la seconda guerra mondiale viene scelta dai nazisti come centro di smistamento in cui deportarono migliaia di ebrei.

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Memoria

 Tutti possiamo ricordare, ma qual è il vero significato e ciò che comporta?Non siamo ancora in grado di dirlo con certezza, soprattutto quando la memoria è così dolorosa e sembra solo una foto in bianco e nero. Domani Terezin ci darà una risposta e toccherà a noi saperla ascoltare, ”perché se comprendere è impossibile ricordare è necessario”. 

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Terezin non si presenta per niente male

Oggi sono stato per la prima volta a visitare un campo di concentramento, non avevo idea di quali emozioni si potessero provare entrando in posti in cui sono state maltrattate, torturate e uccise migliaia di persone. L'effetto e le sensazioni che si provano a vedere questi posti di persona sono completamente diverse da quelle che si provano leggendo un giornale o guardando delle foto, perciò non credo che questo articolo, per quanto possa essere espressivo, susciti le stesse emozioni che provano le persone che visitano questi posti.

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Viaggio nella storia

Oggi 21 Febbraio 2013 noi ragazzi della 5AL, Liceo Rinaldo Corso di Correggio, ci siamo recati aTerezìn (Theresienstadt) per visitare il ghetto della città, che dista circa un'ora di pullman da Praga. Durante il viaggio ci è stato proposto dalle guide di raccogliere le nostre aspettative riguardo la giornata: sono emersi pensieri che hanno sorpreso noi stessi per la loro profondità.

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Terezin deve essere raccontata

Ci sono luoghi in cui è sufficiente esserci per catturare tutte le emozioni; ci sono luoghi in cui non basterebbero mille parole per descriverli; ci sono luoghi che hanno bisogno di essere raccontati, come Terezìn.

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