Rassegna Stampa
Le riflessioni degli studenti reggiani al krematorium 4 di Birkenau
Quinto giorno: gli oltre 360 ragazzi impegnati nel Viaggio della Memoria, nell'ultima visita della settimana, ha commemorato le vittime dell'orrore nazista, nel luogo in cui morì un milione di ebrei - - - Riprende il Viaggio della Memoria 2015 di Istoreco, che in totale quest'anno _ nel 70esimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale _ porterà quasi 1.100 persone a visitare i campi di concentramento di Auschwitz/Birkenau, dove vennero uccisi più di un milione di ebrei, e la città di Cracovia.
Nel ghetto degli ebrei in cerca di eroi sconosciuti
Luogo di morte, di genocidio. Ma anche di “voglia di vivere, di resistere alla pazzia”. Si sono trovati di fronte un mondo pieno di sfumature, di opposti, non monolitico come probabilmente si pensa, gli oltre 350 studenti delle scuole superiori impegnati in questo momento nel primo turno del Viaggio della Memoria di Istoreco, a Cracovia e Auschwitz che non sono solo oppressione e sterminio, però. Tutt'altro. Sono anche luoghi densi di storie di coraggio, di dignità, di senso di giustizia. Alice Ferri (liceo Moro): «Fra tanta brutalità non hanno mai smesso di lottare»
Gli studenti reggiani nei luoghi simbolo di Cracovia
Continua il cammino dei 360 fra ragazze e ragazzi delle scuole superiori reggiane impegnate nel primo turno del Viaggio della Memoria. Nel terzo giorno del viaggio della Memoria in Polonia, nei luoghi dell'oppressione agli ebrei, gli studenti reggiani condotti da Istoreco hanno visitato la capitale storica. Venerdì, tutti i ragazzi torneranno al campo di sterminio di Birkenau per la commemorazione finale.
Mille studenti riempiono il Valli per ascoltare quattro partigiani reggiani
«La pace di oggi non è un regalo, è il frutto di un sacrifico, fatene conto». Parole di peso, soprattutto se pronunciate da persone che – settant'anni fa – hanno rischiato la vita, e visto morire i loro cari, per la libertà.
Parole che riassumono la mattinata di martedì 20 gennaio ospitata dal Teatro Valli, l'incontro preparatorio al Viaggio della Memoria 2015 di Istoreco, che porterà oltre mille studenti reggiani in visita a Cracovia e a Auschwitz.
L’omaggio di Reggio Emilia ai deportati ebrei
Inciampare nella memoria, nelle vite e nelle sofferenze di chi è morto solo perché di una “razza inferiore”. Da ieri mattina Reggio Emilia fa parte di un enorme museo diffuso, largo come tutta l’Europa occupata della seconda guerra mondiale. Grazie al lavoro dei Viaggi della Memoria di Istoreco sono state posate dieci pietre d’inciampo, piccole opere d’arte urbane create dall’artista tedesco Gunter Demnig che ricordano le vittime del nazismo nell’ultimo luogo in cui hanno vissuto libere.
"Auschwitz cominciava a Reggio Emilia", folta partecipazione
Il centro di Reggio come luogo di memoria, per persone morte ad Auschwitz/Birkenau, anziani ebrei uccisi dai nazisti appena arrivati al più celebre e terribile dei campi di sterminio. Più di cento persone, da ragazzi delle superiori ad adulti interessati alla storia locale, hanno potuto conoscere un lato spesso dimenticato delle vie e delle piazze più antiche della città, grazie all’iniziativa di Istoreco “Auschwitz cominciava a Reggio Emilia” e allo scrittore Paolo Nori.
Dieci "pietre" per gli ebrei reggiani morti ad Auschwitz
A piedi per Reggio, per conoscere storie dimenticate, per inciamparci sopra. Nel modo più letterale. Lunedì 8 dicembre, insieme allo scrittore Paolo Nori, verranno ricordati dieci abitanti della città di origine ebraica, deportati a Auschwitz dove poi morirono.
Sarà un anticipo delle prime installazioni a Reggio delle “pietre d’inciampo”, le opere d’arte diffuse che ricordano le persone deportate nei campi di concentramento e sterminio nazisti, dove trovarono la morte.