REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Diario di viaggio

Prevenire il futuro

Camminando per Praga si percepisce ancora l'odore di un passato difficile, probabilmente non ancora completamente passato; sovviene una sensazione di straniamento, come se un liquido anestetico avesse preso il sopravvento sul corpo proprio come loro, rinchiusi in una cella e immersi nella totale apatia.Inutile cercare i fini che giustificarono i mezzi poiché la sola certezza che abbiamo è che la storia è stata scritta.L’unica cosa che NOI possiamo fare è prevenire il futuro, agendo sul presente.

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Lidice

Il silenzio di queste vittime, qui padrone incontrastato, grida innocenza.Il tempo, immobile per non divenire passato sprofondando nell'oblio, ci attende; si nutre della nostra memoria.Così, dalle macerie spazzate via di una città invisibile, cresce un desiderio di riscrivere il futuro, risorge l'ardore della nostra resistenza.Qui c'è ancora una città, le sue ombre di vita quotidiana d'ora in poi ci seguiranno, vive dentro di noi.

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Terezin

 - Le mura fortificate e le celle umide racchiudono la straziante agonia della libertà.I fatti disumani accaduti in questa prigione mascherata ora si risvegliano e camminano accanto a noi per le vie del campo.- Sempre costante, in questo luogo, un pensiero di sdegno per l'indecenza del volere mettere in posa l'arte.I colori dei bambini dovrebbero ritrarre, spontanei e speranzosi, solo un'infanzia spensierata.Le note melodiose delle orchestre dovrebbero levarsi, impalpabili ed irrefrenabili, solo per la gioia di essere.

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Un passato da conservare

Un breve viaggio ricco di forti emozioni ...

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Alle vittime

A tutte le vittime dello sterminio, condannate dalla follia di quel tempo, per poter dare voce alla loro sofferenza che è stata a lungo ignorata, trattati come "rifiuti della societá", individuati isolati e rinchiusi, come fossero vite indegne di essere vissute. A tutti loro che hanno lottato per la propria esistenza, sperando che in cielo abbiano trovato la pace che è stata negata loro in vita.

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Senza alcuna ragione

Nel 1942, dopo essere stati deportati, 82 bambini di Lidice sono stati uccisi senza alcuna ragione nel tentativo di cancellare per sempre il futuro e la memoria della città.Le ultime tracce delle loro brevi esistenze sono lettere scritte poco prima di morire e indirizzate a parenti lontani.L'innocenza, la speranza e la dolcezza che traspaiono dalle loro parole commuovono a tal punto da lasciare un ricordo indelebile del massacro e della distruzione avvenuti.

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Un compito difficile

È triste pensare che tutti noi ci lasciamo impressionare dalle azioni compiute dai nazisti, soltanto perché queste sono descritte su targhette o sui libri di storia. Dovremmo capire che ciò che loro hanno fatto non va ricordato come un gesto orribile del passato, ma come una premonizione per ogni giorno della nostra vita. Tutte le persone uccise dai nazisti, per esempio i “malati” di Sonnenstein dei quali abbiamo ascoltato le storie, avevano alle spalle una vita piena di azioni, gesti ed emozioni, e a loro volta hanno cambiato la vita dei loro amici, parenti o conoscenti.

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La disumana fine di un'infanzia

Difficile è descrivere ciò che si prova quando si è messi difronte alla dura e cruda verità disumana di ciò che è stato il nazismo. Difficile è credere che l'uomo, l'essere umano, possa arrivare a voler sterminare un'intera popolazione di suoi pari. Ma ancor più difficile è capire nel profondo come le persone, le vittime di questo inutile massacro, si siano sentite davvero. Difficile, sì, ma non impossibile. Del ghetto di Terezìn non dimentichiamo infatti i bambini lì reclusi, ebrei, vittime di quei folli carnefici.

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Pensieri che non se ne andranno

È difficile mettere in ordine i pensieri che passano per la testa dopo una giornata come quella di oggi, passata al castello di Sonnenstein. Nonostante ciò, alcuni di essi rimangono impressi più di altri e difficilmente se ne andranno. Proveremo ad esprimerli attraverso queste poche parole.FOLLIA. Follia per lo sterminio compiuto, per le vite considerate indegne di essere vissute solo per difetti fisici o mentali.

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Nessun ripensamento

È sconvolgente come in un periodo breve di tempo un centro di cura all'avanguardia come Sonnenstein sia diventato uno dei 6 principali centri dell'aktion T4 e come abbia posto le radici per l'intero progetto di sterminio degli ebrei.È difficile da accettare come i medici del T4 non abbiano avuto nessun ripensamento a passare dalle "modeste" cifre dello sterminio dei malati mentali ad un vero e proprio genocidio. 

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