REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

I fiori

02.03.2016 |
Classe 5L Liceo Gobetti di Scandiano

"Vi siete domandati perché alla fine della nostra visita a Terezin ci sia stato dato un fiore? Il fiore rappresenta da sempre la speranza, il futuro, la rinascita. Speranza come il bambino di Terezin che nella poesia "nostalgia della casa" ricorda casa sua come fiore di primavera; futuro come la natura che sopravvive l'uomo e alle sue atrocità; e rinascita come testimonia questa cittadina in cui ci troviamo che è rinata accanto alle sue stesse macerie.
Abbiamo provato per molto tempo a confrontarci per trovare una risposta univoca a questa domanda, rendendoci conto alla fine che la risposta dipende solamente dalla interpretazione che ognuno di noi ha dato a questa esperienza:

"Ho lasciato il mio fiore sopra una tomba che a differenza delle altre non aveva alcun sassolino, per rappresentare il fatto che nessuno deve essere dimenticato"
Silmara Fraracci

"Io ho deciso di posare il mio fiore sul tavolo anatomico, per simboleggiare che il progresso, per quanto possa essere finalizzato a scopi benevoli, non sempre si fonda su principi corretti ed umani"
Francesco Corradini

"Io ho posto il mio fiore ai piedi del monumento principale del cimitero ebraico proprio perché così ho avuto la possibilità di stare vicino a tutte le anime lì sepolte allo stesso modo"
Chiara Simonini

"Io ho deposto il mio fiore nello stesso luogo della mia compagna ma per un motivo differente: l'ho messo direttamente sul terreno come se crescesse simbolicamente alimentato dallo spirito delle persone defunte"
Mariachiara Della Giustina

"Io ho posto il mio fiore sull'albero dei bambini in modo tale da incoraggiare la fioritura. Come se il mio fiore simboleggiasse una seconda possibilità data all'albero"
Giulia Casadio

"Io ho deciso di posare il mio fiore in corrispondenza dei binari perché rappresentano la fine della vita e l'inizio della morte"
Camilla Quanzo

"Io ho deciso di porre il mio fiore tra due lapidi molto vicine tra loro che mi hanno dato l'impressione di commemorare due anime molto vicine anche in vita, come due coniugi o due fratelli. Io col mio fiore ho voluto ricongiungere ciò che la morte ha separato"
Carmen Castelluccio

"Io ho scelto di collocare il mio fiore in un cespuglio di rovi, per simboleggiare una forza che cresce e trova il coraggio di farsi strada in mezzo al dolore"
Annalisa Campani
 

"Per me il Garofano bianco rappresenta l'anima di ogni vittima innocente, perciò ho deciso di appoggiarlo verticalmente ai resti dei pali per il filo spinato come se stesse ammirando la libertà che ha tanto desiderato e finalmente ha ottenuto, in quanto i fili sono stati tolti"
Maria Vittoria Rinaldi

Dunque non esiste una risposta migliore o più veritiera rispetto alle altre, ciò che le accomuna tutte è il fatto si essersi sentiti parte di un progetto, continuando a perpetuare la memoria.
Lasceremo questo luogo fisicamente, ma una parte di noi resterà qui assieme ai nostri fiori e allo stesso modo, porteremo il loro ricordo per sempre con noi.

  • Il memoriale di Terezin (foto di Francesco Corradini)
    Il memoriale di Terezin (foto di Francesco Corradini)
  • I bambini di Lidice (foto di Mariachiara Della Giustina)
    I bambini di Lidice (foto di Mariachiara Della Giustina)