REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

preparazione ernst grube
REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Visita al KZ Sachsenhausen

20.02.2014 |
Studenti della 4T dell'ITI Tessile Reggio Emilia

 

Stare all'interno del campo mi ha angosciata, ci ha fatto “venire il magone”, è un luogo enorme, e mi ha spiazzata pensare a quante persone hanno sofferto e sono morte al suo interno. Dentro le celle dei prigionieri ho lasciato un pezzetto di me, e li ho deciso di mettere il mio fiore.

Giulia Soncini 

 

E' spiazzante, in questo posto sono passate tante vite interrotte e devastate all'improvviso. Ho visto dei film sul tema, ma non rendono per niente l'idea, vedere con i propri occhi è tutta un'altra cosa. Ho pensato a lungo dove lasciare il mio fiore, ho scelto il cornicione di una finestra, un pensiero di libertà per chi dormiva lì e guardando fuori sognava di uscirne.

Non so se lo racconterò ai miei genitori, un campo non va raccontato, va visto. Le testimonianze di chi vi è passato sono un'altra cosa, sono molto importanti, rendono bene l'idea di cosa hanno passato.

Sonia Furin

 

 

Voglio spiegare ai miei genitori e a mia sorella quello che ho visto, far vedere loro le foto. Per me è stato un impatto molto forte, è un luogo triste, opprimente. E mi ha colpito la grandezza, le dimensioni enormi e tutte queste torrette, c'era sempre qualcuno a sorvegliare, si era sempre osservati, senza mai un secondo libero. I fiori davano altra malinconia, ma credo anche un po' di serenità in più, ed è stato bello poter lasciare una parte di noi.

Elisa Borghi

 

Ci hanno fatto vedere delle baracche, con questi letti piccolissimi, in ogni baracca vivevano trecento, quattrocento persone ammassate, dovevano lavorare tantissime ore, dormire in tre in un letto. Ho provato un grande senso di oppressione.

Marta Valentini

 

Pensavo fosse diverso, un campo, per come me lo ero immaginato partendo magari dai film. Ma allo stesso tempo fa paura, qui tante persone sono state usate, uccise. Ed è successo davvero. Con tutte quelle persone ammucchiate in una baracca, non erano animali, erano uomini, e non si possono trattare così degli esseri umani.

Greta Tamagnini

 

 

  • monumento presso il KZ Sachsenhausen
    monumento presso il KZ Sachsenhausen