REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

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REGGIO EMILIA - TEREZIN  2016

Plac Bohaterow Getta

04.03.2015 |
Prof.ssa Valeria Zini – Liceo Ariosto

In questa piazza di un sobborgo desolato di Cracovia, 68 grandi sedie di bronzo disegnano una trama irregolare . Alte e vuote, senza nessuna utilità apparente, suscitano un senso di estraneità e disorientamento. Mi chiedo quale sia il loro senso, quale la loro funzione. Siamo nel cuore del ghetto costruito dai nazisti a Podgorze, il quartiere "sotto la montagna" in cui i 68 000 ebrei di Cracovia sono stati rinchiusi per poi essere inviati al campo di concentramento di Plaszow, o nelle camere della morte di Auschwitz o di Belzec. Del ghetto originario restano oggi solo pochi tratti di mura: blocchi grigi dai profili ondulati come quelli delle lapidi dei cimiteri ebraici.

68 sedie vuote: 1 per ogni mille ebrei del ghetto. Che cosa evocano delle sedie disposte in ordine sparso? Forse un'attesa paziente, come quella di chi si trova in un ufficio, in un ambulatorio, nell'anticamera di un luogo a cui dovrà presto accedere.

Sappiamo come si è conclusa quell'attesa. Dei settantamila ebrei che vivevano a Cracovia, sono rimasti oggi poco più di cento. Capisco ora la ragione di questo vuoto e di questo silenzio. Quello che qui si sperimenta è il senso di un'assenza irrimediabile, per la quale nessun altro segno, nessun'altra parola sarebbero possibili.

  • Plac Bohaterow Getta - Piazza degli Eroi del Ghetto, Cracovia febbraio 2015
    Plac Bohaterow Getta - Piazza degli Eroi del Ghetto, Cracovia febbraio 2015