REGGIO EMILIA - AUSCHWITZ  2015

Diario

19 febbraio

Buio

 Buio Rosso Luce. Gli occhi brillanti. Le labbra lucide.Rosa: le guance. Un giardino primaverile. Poi... Poi ... Poi soffiò un vento gelido invernale. Gli occhi spenti. Le labbra secche.Buio, buio come... Come ... No... No non trovo una similitudine semplicemente buio, solo buio.  

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Pollini di coscienza

 Aria taglia a pezzicome lama spietataCorpi straziati da famerecisi dal freddofischiano nel vento la pietàdi un’indicibile vergogna.Vita, cosa tu seiper avidi sopraffattori di ogni tempomenti distaccate dal cuore?Vita, cosa tu seiper schiavi di una trappolachiusi nella prigionedel loro stesso essere?Urla di ieri, echi di oggiRiflesso di stragi di ogni tempo.Guerre, colonie, sterminie ancora eretti muri di prepotenza.Mai una sola bomba fu giusta

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Almeno una volta nella vita

Dopo tutto il programma didattico affrontato durante il percorso scolastico, siamo stati messi di fronte alla realtà. Ciò che abbiamo vissuto oggi, oltre ad essere inaspettato, è stato coinvolgente in quanto per la prima volta abbiamo potuto toccare con mano ciò che prima avevamo solo immaginato. Un fatto raccontato dalla guida che ci ha molto impressionato riguarda la testimonianza dei sopravvissuti: il perenne sapore di morte presente nelle loro bocche, dovuto alle ceneri respirate durante il loro “soggiorno” ad Auschwitz-Birkenau.

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