REGGIO EMILIA - BERLINO  2014

Piero Terracina al Teatro Ariosto 2012

Rassegna Stampa

«I pregiudizi sono il frutto della poca conoscenza»

BERLINO. «Un mondo troppo grande e sconosciuto per essere definito precisamente». Si trovano di fronte davvero a qualcosa di lontano da loro, per età ed esperienza, le ragazze e i ragazzi del viaggio berlinese, quando sentono parlare delle discriminazioni e delle persecuzioni alle diverse minoranze durante il periodo nazista.

Guccini e i Cranberries a ricordo dell’Olocausto

Gli studenti reggiani al termine della loro esperienza hanno suonato e cantato davanti al memoriale dedicato ai sinti e ai rom sterminati nei lager nazisti.
«Resistere sempre, ricordare sempre». Al momento del congedo dall'esperienza, in un momento collettivo di fronte al Parlamento tedesco, non nascondono le loro emozioni, e soprattutto i buoni propositi per il futuro, le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori impegnati in questi giorni nel Viaggio della Memoria 2014 di Istoreco a Berlino.

Anche lo sport sfruttato dai nazisti

BERLINO. «Andiamo a Berlino, Beppe». Quella Berlino della vittoria italiana ai mondiali di calcio, la stessa Berlino in questi giorni visitata da centinaia di studenti reggiani coinvolti nel Viaggio della Memoria 2014 di Istoreco.

Una città densa di luoghi con tanti, spesso nascosti, piani di lettura. «Andiamo a Berlino Beppe!»: Mondiali 2006, la storica vittoria dell'Italia sulla Francia all'Olympiastadion di Berlino che molti italiani ricorderanno. Non tutti sanno che questo stadio ha una storia vecchia, che inizia nel giugno del 1936, ricordano appunto Mattia Bortolazzi, Amedeo Saad e Liu Shihuai della quinta Mercurio dell'Istituto Scaruffi di Reggio.

Da Reggio un fiore bianco per le vittime del lager

BERLINO. «Vedere con i propri occhi un campo di concentramento è tutta un'altra cosa». È un'esperienza del tutto nuova, e difficile da ripetere, quella che stanno vivendo le ragazze e i ragazzi delle scuole superiori reggiane impegnate nel Viaggio della Memoria 2014 di Istoreco. In totale sono più di mille giovani, che in tre settimane visiteranno la capitale tedesca ed i campi di concentramento di Ravensbrück e Sachsenhausen. E che anche quest'anno racconteranno questo cammino in un diario per Gazzetta di Reggio.

Io, sopravvissuta per miracolo al lager

CASTELNOVO MONTI. «Quando raggiungi il degrado più profondo, e ti trattano come una cosa, pensi solo a sopravvivere, e quando ci ripensi ti chiedi come hai fatto a farcela». Sono state accolte da applausi e commozione le parole pronunciate ieri mattina da Mirella Stanzione davanti agli studenti delle quinte dell'istituto Cattaneo di Castelnovo Monti. La Stanzione, 87enne ex deportata al campo di concentramento di Ravensbruck, vicino a Berlino, ha parlato con le ragazze e i ragazzi della montagna che, assieme ai compagni di scuola del resto della provincia, fra febbraio e marzo prenderanno parte al Viaggio della Memoria. L'edizione 2014 dell'iniziativa di Istoreco porterà oltre mille reggiani in visita a Berlino ed ai campi di prigionia di Sachsenhausen e Ravensbruck.

Fania, una partigiana lituana per conservare la Memoria

Partigiana lituana ospite del Viaggio della Memoria Istoreco
Iniziano le testimonianze dirette della Seconda Guerra Mondiale, importante momento preparatorio al Viaggio della Memoria 2014 di Istoreco che fra febbraio e marzo porterà mille studenti delle scuole superiori reggiane in visita a Berlino ed ai campi di prigionia di Sachsenhausen e Ravensbruck, non lontani dalla capitale tedesca.
La prima graditissima protagonista – al centro delle iniziative giovedì 16 gennaio a Reggio – arriva dalla Lituania. È la 92enne Fania Brancovskaya, di origine ebraica, partigiana durante la seconda guerra mondiale.

"Ricordare per non farci ingannare" - Il messaggio della partigiana Mirjam

Mirjam Ohringer è nata nel 1924 ad Amsterdam da una famiglia di origine ebraica proveniente dalla Galizia. Dopo l'occupazione dell'Olanda nel 1940 da parte della Wehrmacht inizia la sua resistenza: raccogliere soldi per far arrivare clandestinamente i fuggiaschi dalla Germania, trasportare messaggi, distribuire volantini contro l'occupante. “Dico sempre che ho avuto due grandi ispirazioni, Carl Marx e Mosè. E dovrò sempre ringraziare i miei genitori per l’esempio che mi hanno dato. Negli anni della guerra e anche dopo.”