REGGIO EMILIA - BERLINO  2014

Diario

06 marzo

È sempre l’uomo che ci sorprende

Nel 1936 tutto il mondo guardava alla Germania che, uscita sconfitta dal primo conflitto mondiale, si preparava a risollevarsi: nello stesso anno a Berlino si disputarono le undicesime olimpiadi della storia moderna. Attraverso l’architettura degli edifici, in particolare in quella dello stadio, Hitler dichiarò guerra, almeno sul piano ideologico, alle principali potenze europee che ostacolavano l’espansione della patria nazionalsocialista: Francia e Russia Sovietica.

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Tanti spunti

Berlino è una città da interpretare perché ha molti simboli, in ogni angolo c’è un qualcosa di nuovo da vedere. È molto interessante.

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Qualcosa che non ti aspetti

“E’ incredibile come si debba venire così lontano, per rendersi conto che di tanta storia si ricordano soltanto le parti superficiali”.Sulla visita al museo della Resistenza tedesca con Ugo Fazio. “Un aspetto stimolante della guida è che Ugo Fazio non abbia messo tutto come bianco o nero, ma ci abbia fatto ragionare contestualizzando; così ci ha permesso di distinguere fra le diverse sfumature della Resistenza tedesca”.

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Due foto - quattro giornate

Abbiamo scelto due foto significative per esprimere le nostre sensazioni di queste giornate. - Memoriale di Berlino. - Scalinata museo

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Sachsenhausen

Polvere - Foglie di ruggine - Grido da una fotografia - Io vivo ancora.

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La diversitá - 2

Partire dal concetto di diversità è il modo più diretto di affrontare la storia del fascismo e del nazismo e di collegarla all’oggi. Qui sta il nodo e la ricchezza del Viaggio della memoria 2014.

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