REGGIO EMILIA - BERLINO  2014

Diario

Diario di viaggio

Per non dimenticare.

Cammino eppure ogni passo è doloroso, straziante; il rumore provocato dai miei passi è insopportabile; guardo a terra e una distesa di facce urlanti mi guarda con occhi vuoti e al tempo stesso pieni di angoscia.Cosa fare? Tornare indietro? Eppure la guida ci ha detto di proseguire, di arrivare fino in fondo al corridoio perché solo così avremmo capito. So soltanto che non vedo l’ora di uscire da lì, di smettere di calpestare quei visi grandi e piccoli. Vorrei poterli aiutare e liberarmi da quel senso di colpa che mi pervade…

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Un rumore angosciante

Obiettivo dell'opera: dare voce alle persone che non hanno più voce e dare la possibilità alle vittime innocenti delle guerre, che sono morte, che non possono più protestare e urlare contro quello che è successo. E noi lo facciamo camminando su oltre diecimila volti/faccine di metallo... e camminandoci sopra il rumore che sentiamo è un rumore forte fastidioso e angosciante, perché appunto quello che sentiamo deve dar l’idea del grido delle persone che muoiono continuamente anche oggi nel mondo.

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Uccidiamo il male al suo nascere !

“La triste verità è che molto del male viene compiuto da persone che non si decidono mai ad essere buone o cattive.” (Hannah Arend) - Il senso del viaggio della memoria non è "ricordare" ma farci capire che abbiamo il dovere di evitare che orrori del genere possano ripetersi e per farlo dobbiamo pensare e ragionare su ciascuno dei nostri gesti.

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Partire dal piccolo per arrivare al grande

Per noi della quarta F del Liceo Moro questo percorso è stata un'esperienza intensa. Normalmente è complicato, quasi impossibile, arrivare a comprendere quello che è successo e dopo essere stati a Sachsenausen e nei vari musei abbiamo capito che la lotta di tutte queste persone, la sofferenza, i soprusi subiti e i sacrifici fatti non riusciremo mai ad immaginarli completamente , data la loro enormità.

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Il potere e la vita

Ci sono cose, eventi, persone, che hanno potere. Questo viaggio, ha il potere di far riflettere su una cosa meravigliosa che ci è stata donata: la vita. Ma non la vita come biologicamente intesa, ma la vita come possibilità, come verbo vivere.

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Videoracconto - La mia visita a Sachsenhausen

 

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Camminare dove loro hanno camminato

Un fiore per ricordare: appena entrati nel campo di Sachsenhausen ci ha colpito la vista di tantissimi garofani bianchi. E’ inaspettato ma bello trovare dei fiori in un luogo in cui ha sempre regnato il terrore. Ognuno di noi poteva mettere un fiore nella parte del campo che più l’aveva colpito, ma per alcuni è stato difficile scegliere dove posizionarlo, perché destinando un fiore a un preciso luogo o avvenimento, ne trascurava altri. Ma alla fine un fiore era solo il primo passo per cominciare a ricordare e siamo tutti consapevoli che c’è ancora tanto da fare.

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Passo dopo Passo

Una caligine densa ha pervaso Sachsenhausen stamattina. Silenzio. Sento i miei passi. Il vento. Il freddo punge il mio volto. Con la mente cerco di immaginare ciò che è stato. Assolutamente inumano. Che uomo può decidere della sorte di altri uomini? Mi sembra, in questo luogo, di disturbare qualcuno. 

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Sachsenhausen

Dolore, disumanità, terrore, discriminazione, morte, distruzione, vuoto.Ricordo, riflessione, immedesimazione, crescita.In un’atmosfera nebbiosa abbiamo rivissuto le parole taciute per troppo tempo.Abbiamo ricostruito col pensiero quelle vite interrotte, calpestate e a lungo dimenticate. Vite che grazie a questa intensa esperienza, tuttavia, riemergono e chiedono di essere ascoltate. E noi oggi lo abbiamo fatto.  

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Museo della Resistenza

- E stato molto interessante, e si sono trovati molto argomenti che solitamente si sentono solo nominare ma non si approfondiscono mai in questo modo.

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